C’è una redazione giornalistica, all’interno del Leonardo Da Vinci. E’ nato il primo giornalino scolastico del Cfp e dei Licei. Una vera e propria testata, con tanto di redazione, redattori e grafici. Si chiama “Scrivo dunque sono” e la sua distribuzione sarà all’interno dell’edificio scolastico. In via Flavio Ostilio in questi primi giorni di dicembre c’è fermento, perchè attorno al 20 uscirà il numero 0. Una prima edizione sperimentale, alla quale i ragazzi stanno lavorando da mesi e dove si troverà il contributo di tanti studenti.
“Il progetto è nato su mio proposta – spiega Claudio Michelazzi, tutor e psicologo scolastico -, perchè credo sia di primaria importanza agevolare la socializzazione dei ragazzi. Ho infatti notato che pur essendo molto “social”, la loro socializzazione è legata solo alle nuove tecnologie e di conseguenza fanno molta fatica a relazionarsi in modo diretto con i compagni”. L’idea di creare un mezzo di comunicazione dove gli adolescenti si sentano liberi di esprimersi, di riportare e condividere pensieri e di manifestare le loro passioni per scrittura, disegno o fotografia, è subito stata condivisa con gli studenti che, a loro volta, hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa dimostrando voglia di mettersi in gioco.
Il primo passo per concretizzare il progetto è stata una riunione con i giovani, utile per formare il gruppo di lavoro e decidere gli insegnanti di riferimento. Della redazione fanno parte studenti del corso Grafico Multimediale, ma anche dei Licei Sportivo e Scienze Umane. Il coordinatore è il tutor con il supporto del docente di comunicazione Ezio Franceschini e della vice preside e docente di materie letterarie Laura Bortoluzzi.
“Molte idee sono nate da quando abbiamo avviato il progetto e sparso la voce – spiega Michelazzi -. Per esempio, c’è chi vuole curare una rubrica di critica cinematografica e chi ha proposto anche l’inserimento di disegni. Come psicologo credo che questa idea serva ai ragazzi per interagire tra loro e parlarsi in modo diretto, non solo attraverso i social o usando media. Lavorare insieme per un obiettivo comune sviluppa la capacità di confrontarsi, guardarsi negli occhi, parlarsi, condividere esperienze e crescere”.